Amore abitato
16,00€
Dovessimo scegliere un sottotitolo accattivante per questo libro, un’idea potrebbe essere “il piacere femminile come tema di rivolta”; ma al giorno d’oggi, quando Maria Teresa Horta non è più una giovane ribelle in lotta per i diritti delle donne, ma una delle poetesse più rilevanti d’Europa, tale dicitura sarebbe in qualche modo riduttiva. Qui infatti – a fianco delle poesie tratte dalle sue scottanti raccolte degli anni Settanta, come Mia signora di me (pubblicato in forma integrale presso la nostra casa editrice nel 2018, in occasione del Premio Ciampi assegnato alla grande poetessa portoghese) – il curatore del volume Federico Bertolazzi intende offrire ai lettori e alle lettrici italiane un’ampia antologia che va dalla prima raccolta Espelho inicial (1960) fino alla recente Estranhezas (2018). In Maria Teresa Horta l’impulso alla rivolta e la passione per la libertà si intrecciano in modo indissolubile sia nell’affermazione della fisicità – intesa sempre come bisogno di dialogo e reciprocità – sia nella necessità di denuncia.
SFOGLIA IL LIBRO:
216 pagine
ISBN: 9788898518975
Maria Teresa Horta (Lisbona, 1937) è autrice di ventiquattro libri di poesia e nove di narrativa, tradotti in molte lingue. Impegnata contro la dittatura, Maria Teresa Horta è perseguitata dal regime di Marcelo Caetano che, nel 1971, le sequestra il libro di poesia Minha Senhora de Mim (‘Mia Signora di Me’), fra una campagna di calunnie e perfino un’aggressione per la strada. L’anno seguente le Novas Cartas Portuguesas, scritto in co-autoria con Maria Isabel Barreno e Maria Velho da Costa, è oggetto di un processo per «oltraggio al pudore». Il processo penale si prolunga per due anni, e suscita una forte contestazione all’estero. Le scrittrici sono assolte con una sentenza letta già dopo il 25 Aprile del 1974, data dopo la quale Maria Teresa Horta e Maria Isabel Barreno fondano il Movimento de Libertação das Mulheres (‘Movimento di liberazione delle donne’). Nel 1978 è invitata dal PCP (Partito Comunista Portoghese) a fondare la rivista «Mulheres», di cui sarà dinamizzatrice e direttrice di redazione. Nel 2004 il Presidente della Repubblica Jorge Sampaio la decora con il grado di Grande Ufficiale dell’Ordine dell’Infante.
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