Descrizione
Dotato di un pensiero «indocile e insieme maturo, scontento dei luoghi comuni, attento alle voci fuori dal coro e interrogante» (così Luca Lenzini nella postfazione), con La civiltà idiota Inglese si e ci interroga sul significato della crisi finanziaria e dei migranti bloccati a Calais, dei rigurgiti fascisti nelle nostre periferie e delle azioni politiche di segno opposto partite dal basso, fino alle libere indagini a proposito della figura odierna dell’intellettuale: un itinerario punteggiato di duelli tra lo scoraggiamento e una testarda speranza nelle facoltà umane dell’essere umano.
Andrea Inglese (1967) di Milano, vive a Parigi. È uno scrittore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato un saggio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e numerosi interventi critici in libri, riviste, e blog. Tra i suoi libri di poesia, La distrazione (Sossella, 2008, Premio Montano 2009), Commiato da Andromeda (Premio Ciampi – Valigie Rosse 2011) e Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017, finalista Premio Napoli). Nel 2018 ha pubblicato il volume di prose Ollivud (Prufrock Spa). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di «alfabeta2».
152 pagine, 17×24
ISBN 978-88-98518-210
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