Descrizione
“Al Vescovo questa frecciata gli brucia la carne. Lavori umili.
Da fare in silenzio, con un sorriso induista reincarnato sulla mandibola. Abbandonare le velleità artistiche, perché il professionismo è un’altra cosa. Ci sono delle regole. Non puoi bussare all’infinito, che se continui a bussare la porta si chiude ancora di più.”
Ico Gattai è nato e vive a Pisa. Ha pubblicato Anche agosto passerà (Memoranda, 2001); Mamma dormo fuori (ETS, 2006); Fegato (Felici, 2012). Parallelamente all’attività letteraria, percorre anche quella musicale, incide per Aloch Dischi.
Elena –
Un romanzo che non ti dice cos’è giusto o cos’è sbagliato. Perché se non lo sai, pace. Io ci ho letto la necessità del contrasto al bullismo e la necessità del femminismo. Scritto, comunicato da un autore che non ha voglia di insegnare niente a nessuno.
È un romanzo europeo, questo.
Agnese –
La storia si dipana tra Pisa, Milano, qualche aeroporto mancato e pizzerie che sono talmente improbabili da diventare probabilissime. La storia è quella che Ico Gattai, cantautore pisano, ha dato alle stampe col titolo «Tormentami ancora» […].
È, questa, una storia che confina molto con alcuni personaggi borderline — Luigi Vescovini, detto il Vescovo, e Luigi Stanza, detto Strage — che in un certo senso ricordano alcune figure dei fumetti di Andrea Pazienza. C’è dunque un sovraccarico di realtà nella scrittura di Gattai, che «manipola» per renderla in presa diretta. I periodi sono nervosi, a volte scattanti, e servono per raccontare una storia che ha sbalzi temporali e dove si narra, ad esempio, di un «San qualcosa sulle colline pisane». Una sorta di «Paura e delirio a Las Vegas» di Thompson, in salsa toscana.
SIMONE INNOCENTI su il “Corriere fiorentino” 10/02/2019
Di Pilade Cantini –
Domino Letterario. Pilade Cantini propone “Tormentami ancora”